AREA CARDIOLOGICA

CHECK-UP DELL'AREA CARDIOLOGICA

I test dell’area cardiologica hanno l’obiettivo di fornire una prima valutazione delle funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio e sono rivolti, in particolare, a soggetti con familiarità e/o fattori di rischio per ipertensione arteriosa, diabete mellito, dislipidemia, dipendenza da fumo, obesità, esposizione a forti fattori di stress.

ECG

L’elettrocardiogramma (ECG) è un esame diagnostico sicuro e indolore che, mediante l’utilizzo di un elettrocardiografo, registra e riporta graficamente il ritmo e l’attività elettrica del cuore.
L’esame verrà refertato dal medico specialista in un tempo medio di 30 minuti.

L’esame è utile per rilevare l’eventuale presenza di una malattia cardiaca o di un disturbo del ritmo.

HOLTER PRESSORIO

L’holter pressorio, o monitoraggio dinamico della pressione arteriosa, è un esame diagnostico non invasivo, indolore, che consente di misurare, a intervalli regolari, la pressione arteriosa durante un’ intera giornata e registrarne i valori.
L’esame verrà refertato dal medico specialista in un tempo medio di 24 ore.

L’Holter pressorio può essere molto utile nei casi di ipertensione arteriosa instabile,  ipertensione non ancora ben diagnosticata, nel controllo dell’efficacia della terapia e nei casi in cui si sospetta un’importante componente emotiva.

HOLTER CARDIACO

L’Holter cardiaco è un elettrocardiogramma registrato in maniera continuativa, in genere per 24 ore, utile per monitorare l’attività elettrica del cuore mentre il soggetto svolge normalmente le sue attività quotidiane.
L’esame verrà refertato dal medico specialista in un tempo medio di 24 ore.

L’esame è utile per monitorare in maniera continuativa l’attività elettrica del cuore viene utilizzata per valutare la regolarità del ritmo e la presenza di disturbi del ritmo fornendo preziose informazioni sul tipo e frequenza dell’aritmia e contemporanea sintomatologia clinica.

METABOLIC CHECK

Il Metabolic Check è un test quantitativo non invasivo che permette in pochi minuti di misurare parametri quali: pressione arteriosa, glicemia, colesterolo totale e frazione HDL, nonchè il rischio cardiovascolare.

Per prevenire l’insorgenza di patologie quali diabete e cerebro/cardiovascolari o controllarne l’evoluzione nel tempo.

Il test viene eseguito mediante prelievo ematico capillare. 
Tempo per risultato: 45 secondi – 2 minuti

Con il termine “Sindrome Metabolica” non si fa riferimento a una singola patologia, ma a un insieme di fattori di rischio legati a condizioni che aumentano la possibilità di sviluppare patologie cerebro/cardiovascolari e diabete. La condizione che predispone allo sviluppo della sindrome metabolica è la contemporanea presenza di almeno tre alterazioni metaboliche ed emodinamiche, tra cui:
  • Ipertensione arteriosa (con valori pressori > 140/90 mm/Hg);
  • Elevati valori di colesterolo LDL e trigliceridi nel sangue;
  • Bassi livelli di colesterolo HDL (il cosiddetto colesterolo “buono”);
  • Presenza di una quantità eccessiva di grasso corporeo, in particolare il cosiddetto grasso viscerale, localizzato a livello addominale e correlato all’eccessiva circonferenza vita;
  • Resistenza all’insulina, ossia una ridotta sensibilità da parte dei tessuti insulino-dipendenti nei confronti dell’azione dell’insulina (ormone che aiuta a regolare la concentrazione di glucosio) con conseguente iperglicemia.
  • Predisposizione genetica e insufficiente esercizio fisico possono, inoltre , giocare un ruolo importante per la sua insorgenza.
    Per prevenire lo sviluppo della sindrome metabolica è necessario:
  • mantenere il peso-forma;
  • seguire una dieta bilanciata che preveda molto consumo di frutta e verdura e una riduzione di cibi e bevande eccessivamente calorici.
  • svolgere regolarmente attività fisica;
  • VEIN CHECK

    Il Vein check è un test semplice, veloce e non invasivo che permette di valutare l’efficienza del ritorno venoso.
    In condizioni normali, il sangue affluisce al sistema venoso degli arti inferiori in un certo range temporale che, in situazioni patologiche, si riduce.
    Tale valutazione è importante per effettuare una diagnosi precoce dell’insufficienza venosa in modo da impostare un’efficace terapia ed evitare o ritardare la cronicizzazione della malattia.   

    Il test è adatto a soggetti, sia di sesso femminile che maschile, che necessitano di un’adeguata valutazione al fine di porre un rimedio a sintomi quali dolore, gonfiore, formicolio, crampi, edema e pesantezza agli arti inferiori, e/o svolgono un lavoro sedentario o che richiede di stare a lungo in piedi. 

    Il Test viene effettuato mediante pletismografo a luce riflessa che misura il Refilling Time, ossia il tempo che impiega il sangue a refluire nel polpaccio dopo che un movimento forzato ne ha causato lo svuotamento. Lo strumento emana un fascio di luce a livello del polpaccio ed è dotato di un sensore in grado di misurare la luce riflessa che colpisce il plesso venoso cutaneo. L’entità della luce riflessa varia proporzionalmente alla quantità di emoglobina (e quindi eritrociti) presente; la riflessione sarà minima in caso di massimo riempimento capillare e massima in caso di massimo svuotamento capillare. Il sensore misura prima il plesso venoso a riposo e successivamente, attraverso la movimentazione ripetuta del piede, quella in movimento.  In particolare, il test prevede tre fasi:
  • Fase iniziale: il soggetto è seduto con i piedi ben poggiati al pavimento;
  • Fase di contrazione: sollevare 10 volte, ed in modo alternato, le punte dei piedi tenendo il tallone appoggiato al pavimento;
  • Fase di riempimento: ritorno alla posizione iniziale.
  • L’insufficienza venosa degli arti inferiori rappresenta una patologia troppo spesso sottovalutata e/o considerata un problema di interesse unicamente estetico; in realtà, include tutte quelle manifestazioni dovute ad un difficoltoso ritorno del sangue dalle estremità al cuore e conseguente ristagno che rende i vasi più fragili e permeabili, contribuendo alla formazione di edema, gonfiore, vene varicose etc.   Tra i  fattori che predispongono all’insorgenza di tale condizione si menzionano:
  • Familiarità
  • Squilibri ormonali
  • Gravidanza
  • Eccesso ponderale
  • Sedentarietà
  • Prolungato ortostatismo statico (lavori che prevedono molte ore fermi in piedi)
  • Esposizione prolungate al calore
  • Esiti di traumi degli arti inferiori
  • Seguire un’alimentazione bilanciata ed equilibrata;
  • Svolgere regolare attività fisica di tipo aerobico;
  • Evitare l’immobilità prolungata in stazione eretta e in posizione seduta;
  • Evitare di indossare capi molto aderenti;
  • Evitare protratte esposizioni a temperature elevate e/o al sole.